Nel nostro condominio abbiamo un ampio giardino che è sempre stato usato in modo collettivo per cene e momenti conviviali. Ora i miei condomini si sono convinti a dividerlo in zone (anche se la proprietà resterebbe di tutto il condominio) in modo che ciascuno abbia un suo spazio. Io sono contrario. C’è una regola?
Luca

 

Caro Luca, nel quesito si annida una questione assai complessa. In primo luogo il “vin dai fiaschi” ce lo può togliere un vincolo che grava sul parco (architettonico o altro) il che pregiudicherebbe ogni divisione. In difetto, la divisione fisica del giardino ne cambia il modo d’uso, la fruizione.
Da un lato l’aspetto positivo è che ogni appartamento avrebbe la sua area dedicata, dall’altro l’aspetto negativo è che l’area oggi di comproprietà indivisa e paritetica nell’uso, verrebbe privata della sua “libertà” d’uso e cioè di movimento dei fruitori al suo interno. Senza essere troppo attenti alla ricerca del cavillo giuridico, solo se siete tutti della stessa volontà (per tutti intendo 1000/1000 dello stabile) nulla vieta che poniate delle divisioni mobili e amovibili in osservanza all’art. 1119 cc.

Dovete consacrare il cambiamento in un verbale assembleare. Vista la natura del bene e le caratteristiche della divisione, prevedo che la divisione sarà rimossa a semplice richiesta di un solo condomino (anche eventuali futuri aventi causa). In questo modo sposate la volontà col rispetto delle norme. Ciò detto, visto il suo dissenso, ritengo che la divisione non sia perseguibile.

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