Impermeabilizzazione terrazzi e tetti: i fattori che aumentano le infiltrazioni

Dimensioni, giunti di dilatazione, dettagli costruttivi, attraversamenti, pendenza, discontinuità di forma, nessuna manutenzione. Ecco le cause generali, vediamo ora i dettagli.

I fattori di rischio che rendono difficile l’impermeabilizzazione e aumentano molto la probabilità di infiltrazioni sulle coperture piane o inclinate, su terrazzi o tetti, sono i seguenti: dimensioni complessive elevate; assenza o inadeguatezza dei giunti di dilatazione; i dettagli costruttivi; gli attraversamenti; errori di pendenza; discontinuità di forma e dimensione; assenza di manutenzione.

Dimensioni complessive elevate

Gli effetti delle dilatazioni termiche sono proporzionali alla lunghezza degli elementi considerati. Su piccole distanze i movimenti possono essere facilmente assorbiti e ridistribuiti dagli stessi materiali. Mentre all’aumentare delle lunghezze, tali effetti si sommano e possono causare danni importanti ai sistemi impermeabili, e ai rivestimenti interessati.

Inoltre all’aumentare delle lunghezze, diventa maggiore anche il tragitto che l’acqua dovrà percorrere per essere evacuata. La resistenza di attrito la farà salire di livello, creando le condizioni per farla tracimare sui risvolti se questi non sono stati realizzati correttamente.

Assenza o inadeguatezza dei giunti di dilatazione

I giunti di dilatazione sono un elemento essenziale delle costruzioni, perché consentono i naturali movimenti reciproci delle strutture, senza trasferire carichi dannosi. Sulle coperture assumono ancora maggiore importanza, e devono assolutamente essere realizzati secondo dei criteri ben precisi. Come concetto generale, la lunghezza di un elemento strutturale senza giunti non deve superare lunghezze fra i 17 ed i 24 metri lineari. Mentre sulle pavimentazioni a vista, con sottostante manto impermeabile, è preferibile non superare i 4 metri.

Si suggerisce di realizzare un’interruzione nella continuità del rivestimento, con maglia da 3 ×3 m o da 4 × 3 m al massimo, per consentire alle dilatazioni termiche di scaricarsi, senza indurre eccessive sollecitazioni sul massetto e sul sistema impermeabile sottostante. Tuttavia, attraverso una progettazione estremamente accurata, si possono realizzare elementi senza giunti, anche su luci libere considerevoli.

I dettagli costruttivi

Qualsiasi elemento, che passa attraverso l’impermeabilizzazione di un tetto o di un terrazzo, costituisce una discontinuità, e sarà un punto preferenziale dove l’acqua potrà passare. Tutte le situazioni dove è presente una variazione di forma o dimensione, come angoli, spigoli, bocchette, gradini e risvolti, sarà un punto sensibile e di probabile accesso dell’acqua.

Le discontinuità di forma e dimensione, gli inserimenti di elementi estranei e le connessioni di qualsiasi natura, anche fra sistemi e materiali identici, prendono il nome di punti particolari o singolarità. Vengono chiamati anche dettagli o nodi. Sono delle singolarità anche le saldature fra i teli impermeabili, così come i fissaggi delle lamiere, e le sovrapposizioni fra gli elementi di lattoneria.

La quasi totalità dei problemi, riscontrati nei sistemi impermeabili di protezione, si verifica in corrispondenza delle singolarità. Questa maggiore propensione a far passare l’acqua, e a creare le condizioni affinché questo possa avvenire, resterà tale durante l’intera vita utile dell’edificio. Si suggerisce perciò di ispezionare innanzitutto questi elementi durante la ricerca del danno o del difetto di tenuta, poiché sono i punti dove si ha la massima probabilità di infiltrazione. Dal versante opposto, quando si deve predisporre o progettare un sistema impermeabile, è opportuno evitare per quanto possibile le singolarità.

Dove questo non si può fare, occorre tenerne debito conto adottando gli opportuni accorgimenti per aumentare sicurezza, affidabilità e durata dell’elemento di tenuta. La maggiore attitudine al verificarsi dei danni dipende, oltre che dai materiali e dalle tecniche
impiegate, anche dalla gravosità delle condizioni di esercizio, e dallo stato di manutenzione generale dell’edificio. La suscettibilità di danno in ultima analisi deriva dalla combinazione degli elementi descritti.

Per esempio, attraverso una posa e una manutenzione scrupolose, si potrà garantire la funzionalità dell’opera, anche se i materiali impiegati in origine non erano tali da sopportare la gravosità di utilizzo richiesta. Oppure, se si prevede che la manutenzione possa essere difficoltosa o non frequente, si dovranno utilizzare o materiali di caratteristiche superiori, o tecniche esecutive di maggiore affidabilità per poter raggiungere una adeguata vita utile di esercizio.

Con una certa approssimazione, i due aspetti sono complementari, si può quindi sopperire parzialmente a determinate carenze tecniche dei materiali o della posa, con manutenzioni più frequenti, e viceversa. Gli infissi e i serramenti esterni sono un’importante elemento di discontinuità della muratura e/o della copertura, e rappresentano un serio problema di impermeabilità per l’edificio. Anche una realizzazione a regola d’arte non preclude la possibilità che nel tempo vi possano essere infiltrazioni, o perdita di tenuta delle sigillature, soprattutto se non viene effettuata una corretta manutenzione.

 

Elementi costruttivi critici

Si sottolinea il fatto che i danni ed i difetti di un sistema impermeabile riguardano quasi esclusivamente le singolarità e i dettagli costruttivi. In questi punti i materiali sono maggiormente sollecitati, e spesso la loro applicazione non è stata eseguita correttamente, in quanto più difficoltosa. Perciò questi particolari sono sempre i più soggetti a guasti e a rotture. La massima frequenza dei danni ai sistemi impermeabili, riscontrata negli edifici, è normalmente riconducibile ai seguenti elementi costruttivi:

– risvolti
– angoli
– spigoli
– passaggi e attraversamenti
– scarichi
– camini
– raccordi con altri edifici
– collegamenti con elementi diversi
– soglie
– gradini
– scale
– giunzioni vecchio-nuovo
– inserimenti di ringhiere
– piastre
– ancoraggi.

Presenza di attraversamenti

Qualsiasi attraversamento costituisce una soluzione di continuità del sistema impermeabile, rappresentando un possibile passaggio preferenziale dell’acqua. L’acqua piovana e quella che proviene dal terreno possono penetrare nell’edificio, attraverso il passaggio di un impianto. Questa modalità di manifestazione non è da mettere in relazione con i guasti agli impianti, ma alla soluzione di continuità rappresentata dall’attraversamento.

L’infiltrazione attraversa lo stesso foro di passaggio dell’impianto, che non è stato idoneamente sigillato in origine, o che nel tempo ha dato dei segni di cedimento, perdendo impermeabilità. Elementi spesso trascurati, come i tubi corrugati degli impianti elettrici o dei cavi d’antenna, ed i fori dei tasselli che fissano le piastre di ancoraggio, sono capaci di apportare considerevoli quantità d’acqua all’interno dell’edificio.

Questa categoria di cause è abitualmente poco considerata dalla maggioranza degli operatori. Nella pratica quotidiana di diagnosi, invece, capita molto spesso di individuare diverse infiltrazioni dovute agli attraversamenti degli impianti tecnici. Quasi tutti gli impianti hanno la necessità di attraversare l’involucro dell’edificio, o dal tetto, o dalle pareti, oppure dal pavimento e dalle eventuali parti interrate dell’immobile. Molto spesso l’attraversamento non viene adeguatamente sigillato, ma ancora più spesso, e questa è la cosa più grave, non viene neppure considerato un punto critico in fase di progetto.

Errori di pendenza

Nonostante si tratti di un argomento banale e noto fin dall’antichità, quello della pendenza è ancora un problema attualissimo. Capita molto spesso anche sul nuovo, di trovare pavimenti, soglie, gradini e addirittura delle intere terrazze con pendenza minima, nulla, e persino contraria.

Discontinuità di forma e dimensione

Quanto più la forma di una copertura diventa articolata, tanto più si avrà una concentrazione di tensioni in corrispondenza delle sue irregolarità geometriche come angoli, spigoli, fori, e inserimenti di elementi estranei. In questi punti gli sforzi indotti sui materiali provocano facilmente delle maggiori sollecitazioni, scorrimenti di varia natura e rotture localizzate, causando danni al manto impermeabile, o agli altri sistemi di tenuta presenti.

Laddove si realizzano delle differenze di livello, la superficie situata più in basso sarà percorsa sia dall’acqua relativa alla propria esposizione, che da quella proveniente dalle superfici soprastanti, causando facilmente aumento di livello e sommersione del pavimento.

Assenza di manutenzione

Rappresenta un’importante causa di danno per i sistemi impermeabili, perché consente ai diversi agenti di degrado la progressione indisturbata delle loro azioni, senza che queste siano individuate, e né tantomeno interrotte in tempo.

 

Giuseppe De   Filippis
Vice Presidente nazionale Confamministrare

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