Nel mio condominio un vicino ha organizzato una sorta di bed & breakfast. Il problema è che spesso affitta a ragazzi, che fanno confusione, anche sulle scale e negli ambienti comuni, lasciando bottiglie rotte e sporcizia. Possiamo imporgli dei limiti?

Mauro M.

Caro Mauro, il suo è un problema diffuso. Il B&B è un’attività che può svolgersi in immobili destinati a civile abitazione, senza cambi di destinazione d’uso. Solo questo avrei potuto dire sino a qualche tempo fa, in quanto oggi, grazie all’intervento della Corte di Cassazione, la risposta può avere un seguito. Con la sentenza n. 109 del 7.1.2016 la Corte ha enunciato che il regolamento condominiale di natura contrattuale (trascritto) può vietare la destinazione dell’immobile ad attività turistico ricettiva, includendo in ciò anche il B&B.
Ciò va letto in combinato disposto con la sentenza della Suprema Corte n. 19212 del 28.9.2016 ove si legge: “Le clausole del regolamento condominiale di natura contrattuale, che può imporre limitazioni ai poteri e alle facoltà spettanti ai condomini sulle parti di loro esclusiva proprietà purché siano enunciate in modo chiaro ed esplicito, sono vincolanti per gli acquirenti dei singoli appartamenti qualora, indipendentemente dalla trascrizione nell’atto di acquisto, si sia fatto riferimento al regolamento di condominio, che – seppure non inserito materialmente – deve ritenersi conosciuto o accettato in base al richiamo o alla menzion”. Il Regolamento vale per i nuovi condomini, anche se non lo hanno deliberato, purché nel loro atto di acquisto lo si nomini, citi o alleghi.

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