Catasto Regionale Impianti Termici per la Regione Emilia-Romagna (CRITER)

Dal primo Giugno 2017, in ottemperanza al Regolamento Regionale del 03.04.2017, è stato reso accessibile il sistema informativo regionale riguardante gli impianti termici e gli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, denominato “CRITER” (Catasto Regionale degli Impianti Termici).

 

Gli scopi di questo censimento impiantistico, sono:

–   disporre di informazioni aggiornate sugli impianti presenti in Regione;

–   avere tracciabilità delle manutenzioni eseguite, ai fini della sicurezza;

–   avere visibilità del grado di efficienza del “parco impiantistico”;

–   organizzare in maniera efficace controlli e verifiche;

–   avviare campagne incentivanti per la eventuale sostituzione di apparecchiature energeticamente poco efficienti;

 

Sostanzialmente, si tratta di un archivio informatico Regionale, nel quale, tranne alcune eccezioni riportate nella tabella allegata a fondo articolo, entro il 31.12.2018 si dovranno inserire le informazioni ed i dati riguardanti sia gli impianti termici di potenza superiore a 10 kW che quelli di climatizzazione sia estiva che invernale con potenza superiore a 12 kW.

Pertanto, oltre che ovviamente gli impianti centralizzati, anche tutti gli impianti termici individuali e gli scaldabagni a gas, di tipo rapido, rientrano nell’obbligo di essere censiti ed inseriti nel “CRITER”, avendo solitamente una potenza termica compresa tra 16 e 24 kW, mentre i normali sistemi split e multi-split generalmente impiegati nelle abitazioni resterebbero esclusi dall’obbligo di essere inseriti nel “CRITER”.

 

Così come non rientrano tra quelli da censire, gli impianti inseriti nei “cicli produttivi”.

 

Gli utilizzatori degli impianti, in qualità di “responsabili dell’impianto stesso”, delegheranno alle imprese di installazione e manutenzione che hanno già ottenuto le necessarie credenziali, l’inserimento degli impianti termici nel “CRITER”.

 

Avvenuto l’accatastamento, ad ogni impianto verrà assegnato un “numero di targa” che individuerà in maniera univoca l’impianto e le sue caratteristiche tecniche (tipo di generatore, presenza di impianto di trattamento acqua, sistema di spinta ed espansione, presenza e tipologia di apparecchiature di termoregolazione e sistemi di contabilizzazione dei singoli consumi).

Dette caratteristiche verranno aggiornate dagli operatori in occasione degli eventuali interventi che si verificheranno nel tempo.

 

Il “CRITER” conterrà anche informazioni sui punti sia di allaccio gas (Pod) che di energia elettrica (Pdr), oltre ai dati catastali relativi all’unità immobiliare.

 

Come si può intuire, sarà necessaria una stretta collaborazione tra utilizzatori e gestori degli impianti per la raccolta dei dati necessari, così come è evidente che gli utenti saranno tenuti a riconoscere alla ditta accreditata per l’accatastamento, un contributo economico.

A tale proposito sia Confabitare che molte Associazioni dei Consumatori si stanno già attivando per vigilare che il contributo per l’utilizzatore sia veramente modesto e che per gli impianti autonomi non superi i 20,00 Euro.

 

Il “CRITER” contiene, come sopra richiamato, anche informazioni che, se non adeguatamente trattate con la “riservatezza” necessaria, potrebbero venire usate da terzi per fastidiose campagne commerciali.

Certamente la Regione si premurerà per non divulgare in maniera impropria questi dati ed anche le varie Associazioni vigileranno su questo aspetto.

 

L’accatastamento degli impianti esistenti dovrà avvenire in occasione del primo intervento utile di manutenzione e comunque entro il 31.12.2018.

Per i nuovi impianti invece, l’accatastamento dovrà avvenire entro 30 giorni dalla messa in servizio.

Per ciò che riguarda gli impianti centralizzati che non si fossero ancora dotati di sistema di contabilizzazione dei consumi, al momento dell’accatastamento, è facile prevedere che la Regione organizzi controlli e verifiche ed imponga, se ne esistono i requisiti, le relative sanzioni.

Questo quindi può costituire una ulteriore spinta per i Condomini ritardatari, di dotarsi degli impianti di contabilizzazione, considerando questa come “l’ultima occasione utile” per allinearsi alla Normativa vigente.

 

L’attivazione di questo “catasto impiantistico” comporterà, almeno nella fase iniziale necessaria per una “messa a regime” del sistema, un impegno sia per gli utenti che per gli addetti ai lavori, che dovranno necessariamente rendere i propri sistemi operativi, idonei a dialogare in maniera efficiente con il portale on-line ed il relativo archivio informatico, già accessibile dall’1 Giugno.

 

Come per tutte le cose nuove, occorrerà attendere un po’ di tempo per giudicare l’efficacia del provvedimento, certo è che tutte e tre le parti coinvolte (Utenti, Manutentori e Regione) dovranno prestare la massima reciproca disponibilità, soprattutto nel periodo di avviamento, per raggiungere gli obiettivi che si propone il provvedimento.

 

 

 

 

PER. IND. GIORDANO NALDI

Consulente  TERMOTECNICO CONFABITARE

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