Crisi immobiliare, aumentano le morosità nel condominio

Il triste scenario ormai noto della crisi che divora il reddito delle famiglie, la perdita del lavoro o la cassa integrazione si ripercuotono pesantemente sul settore immobiliare, a livello nazionale, e soprattutto sul condominio dove sono aumentate le morosità nel pagamento delle rate. Con l’entrata in vigore, il 18 GIUGNO 2013, della nuova legge di riforma, l’amministratore di condominio è obbligato a rientrare dei mancati incassi emettendo un decreto ingiuntivo nei confronti dei condomini morosi, non appesantendo quindi di ulteriori spese gli altri condomini, come avveniva in precedenza. Infatti se la crisi attanaglia le famiglie, quelle che sono in difficoltà prima di sospendere il pagamento dell’affitto, che comporterebbe il rischio di vedersi intimare uno sfratto per morosità, sospendono il pagamento delle rate condominiali perché corrono meno rischi. Nel corso del 2016 i dati confermano l’affermarsi di questo fenomeno in tutta Italia con ampie percentuali, come emerge da una accurata analisi effettuata da Confabitare – associazione proprietari immobiliari, che ha preso in esame l’andamento di questo fenomeno dal 1° gennaio al 31 dicembre 2016 in tutti i capoluoghi di provincia in Italia rispetto all’anno precedente.

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