Il nostro condominio ha uno stanzino per le bici. Io sono tornata da poco a vivere qui e il precedente proprietario di casa non usava lo spazio. I ganci installati per appendere le bici sono stati tutti assegnati a chi aveva interesse e ogni proprietario di bici ha copia delle chiavi della stanza (ma non io). Ho chiesto di avere un gancio ma mi è stato risposto che, quando la stanza è stata restaurata e attrezzata, il vecchio proprietario non ha partecipato alle spese. Ora, dicono, inserire il gancio per la mia bici richiederebbe modifiche che non vogliono fare, mentre lasciarla a terra rende difficile attaccare le altre. Hanno ragione? Non ho diritto di richiedere un posto? E se sì, dividendo in che modo le spese?

Lucia

Cara Lucia, la vicenda meriterebbe un approfondimento attento, ma penso che lei abbia pieno diritto ad avere la chiave della porta e a ricoverare la sua bici. Il vano è un bene immobile parrebbe condominiale (bene comune) e come tale anche pro quota di sua proprietà. In ogni caso esamini bene l’atto notarile per vedere se il vano è stato, pro quota millesimale, oggetto di compravendita; verifichi altresì la relazione tecnica fornitale e redatta per l’atto di acquisto e controlli se la questione era già stata oggetto di discussione. La regola generale dettata dalle norme civilistiche di riferimento è che i beni comuni sono indivisibili e il condomino non può rinunziare alla proprietà. In ogni caso occorre che lei faccia velocemente questa analisi e si attivi: il passare del tempo non giova al suo caso.

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